lunedì 28 gennaio 2008

Varese, wake up!


Una infrastruttura può favorire l’uso della bici, una piccola corsia in un punto critico o in uno snodo trafficato. Può anche risultare un inutile spreco di denaro, se non la usa nessuno (tranne che come parcheggio) o, peggio, è fatta male. Può anche essere molto apprezzata, come la pista ciclabile del lago, che non toglie auto dalla circolazione ed è quasi impraticabile alle bici per i troppi pedoni, barriere, curve a novanta gradi e le continue interruzioni.
Una infrastruttura senza utenti è inutile. Se non c’è infrastruttura potrebbero anche non esserci affatto utenti.
Le due cose vanno considerate insieme, sono complementari. Una campagna efficace di sensibilizzazione che attira bici per strada, richiede meno tempo della realizzazione di una infrastruttura, la giustificherebbe, le preparerebbe il campo e la renderebbe una ottima pubblicità per chi la promuove.
Le idee fanno la differenza:
“se parcheggi quì ti presto la bici per muoverti in centro”; “se vieni in bici riceverai un gadget in regalo”; “se vieni in bici riceverai una tessera per n parcheggi gratuiti nel multipiano”
Chi potrebbe fare promozione? Le istituzioni, le associazioni, le attività commerciali, chiunque, anche gratuitamente. Fra gli amici, in famiglia, a scuola.

1 commento:

Rossana ha detto...

Ho letto il tuo commento sul blog di Ciclocittà, mi interessa il tuo punto di vista sulla ciclabilità a Varese, visto che sono pochi quelli che nella nostra città si interessano di mobilità alternativa.
Ti la mail di ciclocittà se vuoi contattarmi direttamente
ciclocittavarese@tiscali.it
Rossana