lunedì 8 marzo 2010

Le città dei mondiali di Ciclismo


Ho iniziato il blog come un osservatorio e per avanzare proposte su Varese in occasione dei mondiali di Ciclismo del 2008.
La cronaca conferma che non è stato il nostro interesse di cittadini e di utenti della strada ad essere tutelato. Più realisticamente sono gli interessi privati dei soliti noti a regalarci 220 stanze d'albergo illuminate da LED, uno stadio del ciclismo da costruire e demolire, un parcheggio (non completato). Sempre gli stessi nomi che si sentono da anni.
Le strade di una piccola trafficata cittadina continuano ad essere pericolose per i soliti ciclisti che continuano a voler pedalare, nonostante non sia cambiato nulla nonostante la profusione di soldi pubblici.
Inizio di via Magenta, venendo a Piazza della Repubblica.
Ai mondiali di Mendrisio hanno restituito i soldi che non sono stati necessari ad attrezzare la città.

1 commento:

Wanda Waporoub ha detto...

Sentivo un servizio della televisione svizzera (il regionale n.d.r.), visibile ancora sul sito, sui bilanci dei mondiali di ciclismo, Mendrisio in attivo di poche centinaia di migliaia di franchi, nonostante la confederazione (lo stato) non abbia contribuito se non con attrezzature e i servizi dei militari, Varese in passivo di 3 milioni e 500 mila franchi. Mendrisio ha gia' dei ritorni economici, lievi ma ce li ha, Mendrisio ha strade asfaltate e percorribili, sono tutti soddisfatti: commercianti, cittadini e turisti, non e' stata una bolla di sapone ma gli investimenti fatti rendono anche nel tempo.
Varese: non ci e' rimasto niente! Le strade fanno sempre piu' schifo, non c'e' stato nessun ritorno economico, di turisti neanche l' ombra, commercianti delusi e fregati, si erano tassati seguendo come bestie ammaestrate, le indicazioni dell' amministrazione comunale. Noi tutti presi per i fondelli dai Nostri dipendenti che come sempre hanno emesso aria dalla bocca, promettendo, elargendo regalie e favori agli amici a spese Nostre. Inchieste della magistratura per irregolarita' sui permessi e sui metodi con cui sono state costruite le "famose" strutture per l' accoglienza dei milioni di amanti del ciclismo.
Ma porca pupattola!!!
Mi sono "rotta"!!!
In tutti i sensi.
Anche fisicamente: mi sono "rotta" una spalla: frattura multipla e scomposta della clavicola destra: una piccolissima buca di svariate diecine di centimetri di diametro al centro della pista ciclabile mi ha chiuso lo sterzo facendomi fare un capitombolo!
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