giovedì 24 luglio 2008

Le Rotonde


Ho chiesto ad E. che tutti i giorni percorre Km 8 di Varesina, dalle parti di Tradate, qual'è il tratto di strada in cui si sente più in pericolo. E. mi ha risposto che il rettilineo è certamente il tratto più sicuro, ti si vede bene e le tue intenzioni sono chiare. Nella rotonda, invece, si corrono molti rischi di essere investiti.
Il 76% degli incidenti che coinvolgono ciclisti, avvengono alle intersezioni. Molti incroci sono stati dotati di rotonde ma, nella legislazione vigente relativa al dimensionamento di questi dispositivi, non è mai stata presa in considerazione la relazione fra il traffico automobilistico e le biciclette.
Già normalmente nelle rotonde gli automobilisti si comportano in modo scorretto, segnalano con la freccia quando restano nella rotonda e non quando hanno intenzione di uscire, inoltre le rotonde, come concepite in Italia, favoriscono le alte velocità. L'ingresso è tangente all'anello, in Danimarca è ortogonale, costringendo così l'auto a rallentare.
Quando un ciclista impegna l'anello di una rotonda mantiene la propria destra e viene normalmente sorpassato dalle auto che, quando poi vogliono uscire, tagliano la strada al ciclista.
Ci sono diversi modi per rendere una rotonda un po' più ciclabile. La Fiab ha anche una pubblicazione illuminante. Piuttosto che lunghe corsie ciclabili, ribadisco l'utilità di sistemare per prime le intersezioni, le rotonde e gli incroci. Costa meno ed incide maggiormente sulla sicurezza.

1 commento:

frank ha detto...

le rotonde.... è vero, alcune sono terribili. e visto l'uso scorretto della freccia di direzione (...quando viene usata) si è costretti a buttarsi a tutta al centro della strada per essere più visibili, anticipando o ritardando il passaggio delle auto. forse è una delle situazioni in cui il bike box dovrebbe esserci sempre.

frank-milano