mercoledì 30 gennaio 2008

Non ci sono scuse.


Stamattina pioveva. Nei giorni passati ci sono state belle giornate ma anche temperature molto rigide. Nonostante la meteo, M.A., quasi tutte le mattine, percorre la Varesina da Tradate a Varese, affrontando la salita di Lozza che arriva a Bizzozzero (per me proibitiva).
Perchè lo fa? Non c'è bisogno di chiederglielo, di buoni motivi ce ne sono: per mantenersi in forma, allenati; per risparmiare; per convincere gli altri che è una impresa alla portata di tutti, anche se fa freddo, anche se è in salita, anche se non sei un ironman.
C'è un motivo che supera tutti, anche se pensi di non avere il tempo di andare in bici, perchè ci mette meno tempo. La mattina la Varesina, per entrare da Viale Borri, ha una coda che comincia a Castiglione Olona!

lunedì 28 gennaio 2008

Varese, wake up!


Una infrastruttura può favorire l’uso della bici, una piccola corsia in un punto critico o in uno snodo trafficato. Può anche risultare un inutile spreco di denaro, se non la usa nessuno (tranne che come parcheggio) o, peggio, è fatta male. Può anche essere molto apprezzata, come la pista ciclabile del lago, che non toglie auto dalla circolazione ed è quasi impraticabile alle bici per i troppi pedoni, barriere, curve a novanta gradi e le continue interruzioni.
Una infrastruttura senza utenti è inutile. Se non c’è infrastruttura potrebbero anche non esserci affatto utenti.
Le due cose vanno considerate insieme, sono complementari. Una campagna efficace di sensibilizzazione che attira bici per strada, richiede meno tempo della realizzazione di una infrastruttura, la giustificherebbe, le preparerebbe il campo e la renderebbe una ottima pubblicità per chi la promuove.
Le idee fanno la differenza:
“se parcheggi quì ti presto la bici per muoverti in centro”; “se vieni in bici riceverai un gadget in regalo”; “se vieni in bici riceverai una tessera per n parcheggi gratuiti nel multipiano”
Chi potrebbe fare promozione? Le istituzioni, le associazioni, le attività commerciali, chiunque, anche gratuitamente. Fra gli amici, in famiglia, a scuola.

mercoledì 16 gennaio 2008

Primo restringimento


Dai primi sopralluoghi, in questa parte di Viale Borri, le cose sono cambiate. E' il tratto in cui c'è la svolta per l'accesso all'ospedale nuovo. Prima cerano due comode corsie a scendere ed una a salire. Ora la corsia di centro è stata dedicata alla preselezione per la svolta a sinistra, salendo, in parte è poi stata resa non carrabile dalla campitura delle strisce in diagonale. La segnaletica orizzontale è ancora in giallo, provvisoria.
Le corsie a scendere originarie erano utili ad incanalare il traffico che scendeva, in alcuni orari davvero caotico. Infatti, ora, si crea una lunga coda a scendere al semaforo del bivio con via Gasparotto. Era però molto difficile, per chi saliva, svoltare a sinistra, dovendo attraversare due corsie a scendere, percorse anche in velocità.
In questo punto c'è un edificio molto sporgente a ridosso della strada, l'edificio della vetreria. Questa è una strozzatura che rende rischio percorrere la strada in salita per le bici.
Visto che la corsia centrale è stata modificata e c'è anche un segnale di stop per aiutare le ambulanze a transitare, forse hanno anche intenzione di spostare il semaforo dell'ospedale in questo punto, una corsia ciclabile per aiutare il ciclista (ed il pedone) a superare l'edificio sporgente, con un po' più di sicurezza, potrebbe essere una bella soluzione.
Ho provato a rappresentarla graficamente.
Che ne dite?