giovedì 20 ottobre 2011

Servizio Pubblico

La regione deve gestire i trasporti pubblici (dopo la disastrosa gestione privata ha dovuto rilevare nuovamente le aziende di trasporto), i soldi non ci stanno, facciamo qualche taglio e qualche aumento. Più o meno la situazione è così, non voglio approfondire. I mezzi pubblici li paghiamo con i biglietti e le nostre tasse, anche se preferiamo la automobile per ogni spostamento. Il trasporto pubblico è un servizio di cui potremmo usufruire volentieri, se solo fosse più efficiente, capillare, comodo, economico. Più lo si usa più frutta, in termini di guadagni e di riduzione del traffico. Meno lo si usa più va in crisi, rappresenta un costo. È un problema culturale? Sarà. Per raggiungere il posto di lavoro con il treno ho fatto un po' di calcoli. Per raggiungere la stazione a piedi ci metto troppo. Con il bus, per i tempi morti ed il costo del biglietto ci metto troppo e costa troppo. Il treno è più economico, veloce e comodo della macchina. Il tragitto casa stazione, stazione ufficio e ritorno è meglio in bici. I dislivelli sono vantaggi in discesa, svantaggi in salita. L'attività fisica è positiva. Non avendo la possibilità di avere bici a disposizione ferme alle stazioni o di usare il bikesharing, non volendo metterci 5 minuti e varie scomodità e sudate a smontare e rimontare la mia storica pieghevole, mi sono dotato di pieghevole a compasso. Progetto da me sempre apprezzato per l'intelligenza e la derivazione aeronautica della struttura (sembra il carrello di un aereo).

Isole di salvezza per ciclisti

Quello nella foto è un incrocio con una strada a grande percorrenza, veloce, attrezzata con delle isolette dove il ciclista si può rifugiare per spezzare l'attraversamento. Un accorgimento semplice ed efficace. C'è bisogno di Piste ciclabili o di strade condivise? Dove per condivise significa che la segnaletica anche è da condividere. Una serie di avvisi che allertano automobilisti (in primis), motociclisti, ciclisti e pedoni, che la strada è di tutti e bisogna stare con gli occhi aperti.
I motociclisti superano senza regole, a destra o sinistra, il più rapidamente possibile, per sfuggire a situazioni critiche, qualche volta va bene, altre male.
I Ciclisti passano con il rosso, superano a destra e sinistra, occupano la carreggiata pedalando affiancati.
C'è il codice della strada ma sembra più l'alibi per non fare nulla, specialmente quando non c'è spazio per le piste ciclabili, l'auto (la più prepotente) ha la meglio.

martedì 11 ottobre 2011

Let the bicycle work!


Carry that weight, originally uploaded by jeremyhughes.

Lasciamo lavorare le bici. Lasciamo che corrano. Le automobili sono un inutile e insalubre lusso.