lunedì 1 ottobre 2018

I corridoi rossi

Il corridoio rosso che è comparso sulle strade di Varese, in particolare in via XXV aprile, non è una pista ciclabile. È il rifacimento di una parte delle carreggiate sempre molto trascurata.
Non particolarmente utile per il traffico degli autoveicoli, la soglia destra è molto critica per i ciclisti, asfalto sfrangiato, tombini, caditoie. Rifinire questa "terra di mezzo" con cura, è un aiuto per il ciclista, un invito ad occupare la strada più a destra, lasciando la sinistra libera alle auto.

Perché un asfalto rosso? Nelle situazioni più difficili, in cui il traffico si mescola e la segnaletica orizzontale non aiuta, il corridoio rosso: aiuta il ciclista a scegliere la traiettoria; allerta l'automobilista sulla traiettoria che il ciclista potrebbe occupare. La campitura rossa è stata usata anche per le "Case avanzate", aree in prossimità dei semafori davanti la linea di stop delle automobili.
Potrebbe essere usato in molte aree di critiche, come segnale di allerta, dove, applicando la normativa, non sarebbe possibile nessuna soluzione.

In via XXV Aprile la carenza di spazio della carreggiata non permette due ciclabili. Se consideriamo che non esiste una rete di percorsi sicuri ci si potrebbe accontentare anche solo di questa soluzione creativa.
Molto più efficace il limite di 30 km/h, costo zero ed effetto immediato (se fosse rispettato).

Sulla progettazione delle infrastrutture abbiamo molto da imparare. Avere strade più sicure, con la situazione delle strade e le abitudini di chi le percorre , è davvero impresa ardua
La normativa è citata in base alla convenienza; a volte è una risorsa, con soluzioni efficienti; a volte è un impedimento.

Nel manto stradale ci sono buche innocue per una automobile, molto pericolose per una bici, costretta a fare lo slalom in modo inatteso ed imprevedibile per un automobilista.
Con l'asfalto rosso hanno riempito tutte le asperità ed i danni sul bordo strada, dove sono concentrati poteziali rischi, come i tombimi e le caditoie.
Nella maggior parte della via XXV Aprile la carreggiata è rimasta come lo era pirma della costruzione della pista ciclabile.  I posti auto sporgevano di più ed erano appena 54. Nel tratto vicino alle scuole erano spesso tutti occupati, da chi lasciava l'auto per andare in centro. Nel tratto verso Piazzale Libertà ero più spesso vuoti.