Per fortuna è diventato di moda apparire intelligenti. Mi piace questo modo di dare nell'occhio.
lunedì 28 maggio 2012
mercoledì 23 maggio 2012
Adotta una strada del rione con Ciclocittà.
Adotta una strada nel rione mi sembra una meritoria iniziativa per avere un parere da chi pedala.
La domanda è un po' malposta. Più volte ho evidenziato come siano i tratti della strada ad essere pericolosi. Ad esempio, viale Aguggiari è indicato come pericoloso, ma c'è la pista ciclabile. È pericoloso all'inizio, quando la pista ciclabile non c'è, quando si incrocia con il viale dell'ippodromo, quando finisce, alla chiesa Kolbe ed inizia la salita di sant'Ambrogio.
Com'è ora e come potrebbe essere l'incrocio con viale ippodromo, la fine del viale scendendo.
La domanda è un po' malposta. Più volte ho evidenziato come siano i tratti della strada ad essere pericolosi. Ad esempio, viale Aguggiari è indicato come pericoloso, ma c'è la pista ciclabile. È pericoloso all'inizio, quando la pista ciclabile non c'è, quando si incrocia con il viale dell'ippodromo, quando finisce, alla chiesa Kolbe ed inizia la salita di sant'Ambrogio.
Com'è ora e come potrebbe essere l'incrocio con viale ippodromo, la fine del viale scendendo.
martedì 15 maggio 2012
Le BC sono davvero belle.
Una pieghevole così curata, davanti ad un locale molto carino ed alla moda, in giro per le strade di Varese, mi suggerisce qualcosa sul cambiamento del modo di pensare.
lunedì 14 maggio 2012
Priorità.
Se le strade fossero più sicure per i ciclisti, sarebbero più sicure per tutti. Largo Flaiano è sempre pericoloso. Qualche volta ne abbiamo dimostrazione. Non farci nulla è una responsabilità, almeno quanto contravvenire al codice della strada.
Mescolarsi agli automobilisti o ai pedoni?
Piuttosto che sfidare le auto nel traffico, in incroci assurdamente e dolosamente lasciati pericolosi, meglio mescolarsi fra i pedoni, passare sul marciapiede.
Ottima scelta! Se ne potrebbero fare altre?
Qualche mese fa davo il Bikesharing di Varese per dismesso. È ripartito, con qualche stazione in più e le bici elettriche, ma queste mi sono sembrate proprio scelte provvidenziali.
Le stazioni in più sono ancora poche, se ce ne fossero molte di più probabilmente si noterebbe la differenza ma probabilmente costerebbe troppo. La stazione dell'ospedale è certamente un'ottima scelta. Specialmente in considerazione della difficoltà di trovare parcheggio, del grande afflusso di lavoratori, della presenza del Centro Unico Prenotazioni, al quale accedono centinaia di persone.
La scelta bici elettriche levano ogni scusa a chi ritiene Varese non adatta alla bici. Pur non avendo ancora avuto modo di provarla, mi entusiasma la possibilità di provare un'elettrica, per apprezzarne il comfort nei miei percorsi urbani.
La mattina noto studenti che raggiungono l'Uni con le bici, dipendenti dell'ospedale. Me ne compiaccio e mi auguro tante nuove piccole scelte giuste, fra cui quelle finalizzate a non rischiare la vita per usare le bici condivise.
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