martedì 3 giugno 2008
Buona idea
Nel bagagliaio della mia utilitaria porto una bici pieghevole che utilizzo quando lascio la macchina in qualche parcheggio, per raggiungere la mia meta. Chiusa in un apposito sacco, come richiesto dalle ferrovie, la trasporto in treno. Questa specie di monopattino mi è costato tanto. Era tanto qualche mese fa. Per quanto è aumentato il carburante il costo della bici è diventato irrisorio, un buon investimento al paragone del liquido trasformato in inquinamento ed inutili e lunghi spostamenti nel traffico.
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4 commenti:
luce sulla bicicletta: ma quante lampade sui graffiti varesini!
brompton, dahon, downtube o cosa? e adesso, a distanza di qualche mese, ti ci trovi bene?
Atala. Hai citato nomi grossi. La mia preferita è la Strida ma ho scelto questa perchè piccola e relativamente economica. Non la uso per tratte lunghe.
Come mi trovo? ho il cannotto della sella al limite, lo piego sotto il mio peso, la sella mi fa scaricare il peso su una verticale dietro l'asse della ruota posteriore, quindi, se spingo forte sui pedali, impenno. Macchinosa da piegare, ma la cosa peggiore è che non è costruita per essere piegata senza rovinare la verniciatura.
Tutto sommato fa il suo lavoro quando sono in difficoltà. Ogni tanto ci vado alla stazione, la porto in treno, chiusa in un sacco e la uso a Milano.
penso che i difetti che citi siano dovuti al fatto che la bici non è stata progettata bene per essere pieghevole. io per i miei viaggi in treno ci ho pensato a lungo, e la mia preferenza è stata per una bici delle tre marche che ho citato, perché loro fanno bici pieghevoli e non altro (ce n'è una bella pieghevole della giant ma ha solo una forcella sulla ruota anteriore e non mi fido). alla fine non mi sono deciso, avevo paura che dopo un centinaio di "piega e spiega" la bici non avrebbe retto, e per i miei spostamenti treno + milano ho fatto l'abbonamento annuale per una bicicletta normale. ma penso sempre ad una bella vitesse o matrix della dahon ...
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