Lasciare la bici un giorno intero alla stazione lo si fa sempre a malincuore. Che sia una MTB, una fissa, un cancello, siamo tutti affezionati alla nostra cavalcatura, un parcheggio insicuro ci inibisce. Alle stazioni di Varese la sentiamo l'esigenza di qualcosa di più di uno spazio di risulta, qualche rastrelliera ed un cartello.
Ciclocittà ha fatto un sondaggio fra i pendolari, per capire quanto sia sentita l'esigenza di BICIPARK. Permettetemi solo la piccola polemica sul termine anglomaccheronico. Park, in Inglese non significa parcheggio, semmai bikeparking, io preferisco Biciparcheggio.
A me l'idea non dispiace, sarebbe certamente un incentivo. Per l'amministrazione ed i pianificatori l'urgenza è certo tutta l'area, la sua viabilità complicatissima, i PERICOLI di tutte le vie d'accesso alla stazione, groviglio di strade e di percorsi, con rapidi ed intensi flussi di traffico.
Nel post dei miei amici di Ciclocittà c'è la GABBIA di Novate Milanese. Esempio un po' triste.
Senza andare a Copenaghen o Amsertdam, questa è la nuova Velostazione di Cesano Maderno! Un bel progetto per una bella funzione!
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